Oltre 60 prigioniere politiche e attiviste chiedono il rilascio di Maryam Akbari Monfared

Dichiarazioni di oltre 60 attuali ed ex prigioniere politiche e attiviste a sostegno di Maryam Akbari Monfared nel suo quindicesimo anno di reclusione che è stato aumentato a 18 anni

Più di 60 attuali ed ex prigioniere politiche e attiviste hanno firmato una dichiarazione a sostegno di Maryam Akbari Monfared, evidenziando che questa prigioniera politica è stata in carcere per 5107 giorni senza alcun permesso di uscita. Nella dichiarazione hanno scritto, tra l’altro:
“È una delle prigioniere politiche detenute da più tempo in Iran. È la più giovane sopravvissuta di una famiglia della quale fin dalla sua infanzia diversi membri sono stati incarcerati, torturati e giustiziati.
Una sua sorella e tre suoi fratelli furono uccisi sotto tortura o giustiziati senza essere stati formalmente condannati a morte. Lei ha anche assistito all’imprigionamento e alla morte della madre in lutto. Nel corso di questi anni, ha dovuto affrontare una miriade di pressioni e restrizioni, compreso il fatto che le è stato negato anche un solo giorno libero.
Alcune di noi, firmatarie di questa lettera, sono state al suo fianco per anni o mesi, eppure sono state testimoni solo di una minima parte della sofferenza e dell’oppressione sopportate da Maryam e dalla sua famiglia nel corso di decenni. Maryam, madre di tre figli, è stata privata della possibilità di vivere con loro da molti anni. Tuttavia, rimane risoluta, rifiutandosi di cedere agli effetti corrosivi della prigionia….
Noi, sue ex compagne di cella, con diverse opinioni e idee religiose, ricordiamo l’arrivo della primavera in prigione insieme a Maryam e il suo fervore per il Nowruz (il Capodanno iraniano). Ancora un altro Nowruz si avvicina e lei rimane incarcerata. Ricordiamo la sua profonda comprensione della libertà e il suo diritto innato ad abbracciarla. Riflettiamo anche sull’oppressione subita dalle donne della nostra nazione e dai leader della lotta e della resistenza contro di essa.
Come ex detenute e attiviste, firmatarie di questa lettera, chiediamo il rilascio incondizionato di Maryam Akbari Monfared e di tutti i prigionieri politici e di coscienza.

Commemorando la Giornata Internazionale della Donna (International Women’s Day – IWD), è fondamentale ricordare le donne iraniane prigioniere politiche che persistono nella loro lotta nonostante l’incarcerazione e la tortura del regime.
Desidero evidenziare il caso di Maryam Akbari Monfared, una delle prigioniere politiche detenute più a lungo. Al termine della sua condanna a 15 anni, è stata condannata ad altri 3 anni di prigione.
Il suo reato principale è quello di chiedere giustizia per la sorella e i tre fratelli martiri. Due dei suoi fratelli furono uccisi all’inizio degli anni ’80, mentre una sorella e un fratello furono uccisi durante il massacro dei prigionieri politici in Iran nel 1988. La signora Akbari ha resistito per oltre 15 anni in varie carceri senza un solo giorno libero per cure mediche.
Rendiamo omaggio a lei e a tutte le donne prigioniere politiche.

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