L’attivista dell’Associazione dei giovani iraniani: ”
(Bruxelles). Ghazal Afshar fa parte dell’Associazione dei giovani iraniani “che da anni si occupa di sostenere i diritti dei giovani e delle donne iraniane, nonché di denunciare le sistematiche violazioni dei diritti da parte del regime”. E’ figlia di ” due combattenti per la libertà del popolo iraniano”. “Mio padre è una delle tante vittime di questo regime nel massacro dell’88, in cui vennero mandati al patibolo oltre 30 mila prigionieri politici. Oggi è importante essere qui per denunciare la politica di accondiscendenza con questo regime, che è risultata fallimentare”. In occasione dell’evento che si è tenuto questa mattina al Parlamento europeo di Bruxelles, dal titolo “La devastante situazione dei diritti umani in Iran. Supporto per le donne e i giovani iraniani nella loro lotta per la libertà e la democrazia”, organizzato in occasione del 45° anniversario della rivoluzione contro la dittatura in Iran, Ghazal Afshar ha ricordato come siano “863 le esecuzioni compiute dal regime nel 2023” e “83 solo a gennaio del 2024”. Un regime spesso definito come “la testa del serpente, che si insinua – fra le varie cose – nella regione mediorientale e nel conflitto fra Israele e Palestina per portare instabilità e distogliere l’attenzione da ciò che succede in Iran”. (Federica Onnis/alanews)