Il 27 novembre, parlamentari francesi, dirigenti politici e sostenitori dei diritti umani si sono riuniti a Parigi per discutere dell’urgente necessità di una transizione democratica in Iran. La conferenza, organizzata dal Comitato Parlamentare per un Iran Democratico, ha indicato il cambio di regime in Iran come un passo cruciale verso la risoluzione delle più ampie crisi di terrorismo e instabilità in Medio Oriente. L’oratrice principale signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha delineato un piano completo per smantellare la morsa del regime attuale sull’Iran e sostenere un futuro libero e democratico.
Nel suo discorso, Maryam Rajavi ha evidenziato come ignorare la Resistenza iraniana sia stato un passo falso politico globale e ha chiesto un’azione decisa contro il terrorismo e le violazioni dei diritti umani del regime.
“In cinque occasioni, negli ultimi 15 anni, la maggior parte dei parlamentari francesi ha espresso il proprio sostegno alla Resistenza iraniana”, ha affermato la signora Rajavi. “Insieme a migliaia di altri parlamentari in tutto il mondo, hanno evidenziato che ignorare la Resistenza costituisce un errore politico significativo. Tuttavia, nonostante l’indicazione dei rappresentanti eletti del popolo europeo, le politiche ufficiali hanno preso una strada diversa”.
Rajavi ha evidenziato il ruolo del CNRI come valida alternativa democratica, respingendo le affermazioni secondo cui tale opzione non esisterebbe. Ha descritto in dettaglio la piattaforma della coalizione, che dà priorità all’uguaglianza di genere, all’autonomia per le minoranze etniche e a un Iran laico e non nucleare che promuova la pace in Medio Oriente.
Ha anche richiamato l’attenzione sul costo umano dell’inazione, con oltre 850 esecuzioni in Iran solo quest’anno. “Concedere l’impunità a questo regime di esecuzioni e massacri perpetua il suo regno del terrore”, ha affermato la presidente-eletta del CNRI.