Il 19 aprile, mentre il Belgio ha la presidenza del Consiglio dell’UE per la 13a volta, Il Senato belga ha approvato all’unanimità una risoluzione che elenca diverse misure volte ad affrontare le violazioni dei diritti umani da parte del regime iraniano.
La risoluzione, proposta da alcuni senatori nel marzo 2024, con oltre 4.000 parole copre ampiamente le violazioni dei diritti umani in Iran, incluso il massacro di 750 manifestanti durante la rivolta del 2022.
La risoluzione fa riferimento a una dichiarazione dei membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, che, in solidarietà con il Piano in Dieci Punti proposto dalla signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran, chiede che i dirigenti del regime siano chiamati a rispondere dei loro crimini, che siano riconosciuti i diritti del popolo iraniano di resistere e combattere per la propria libertà e che il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (IRGC) sia designato come organizzazione terroristica.
Gli obiettivi della risoluzione, formulata nel quadro della presidenza belga dell’Unione Europea, sono delineati in quattro articoli:
- Misure urgenti per salvare la vita di migliaia di prigionieri, in particolare i prigionieri politici a rischio di esecuzione.
- Chiamare i dirigenti del regime iraniano a rispondere di quattro decenni di crimini contro l’umanità e genocidio.
- Sostenere il diritto del popolo iraniano di resistere al regime oppressivo dei mullah e di stabilire una repubblica democratica separata dalla religione.
- Designare il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (IRGC) come organizzazione terroristica, in modo che il suo sostegno finanziario sia punibile.
Inoltre, la risoluzione invita l’Unione Europea a chiedere al regime iraniano di abolire la pena di morte, vietare tutte le forme di tortura, compresa la violenza sessuale, e vietare l’esecuzione di persone di età inferiore ai 18 anni in qualsiasi circostanza.
Il Senato belga, con accordo unanime, esorta i governi europei ad ampliare l’attuale elenco di individui e organizzazioni a cui è vietato viaggiare nell’Unione Europea e i cui beni sono congelati a chiunque sia responsabile di violazioni dei diritti umani e della libertà di espressione.
Inoltre, esorta i governi europei a condannare inequivocabilmente le sentenze emesse contro il dottor Ahmadreza Jalali, a chiedere il rilascio immediato e incondizionato per lui e per tutti i cittadini dell’UE ingiustamente imprigionati come ostaggi, ad agire contro le attività illegali di Teheran contro l’opposizione iraniana all’estero e a garantire che i diritti dei membri dell’opposizione iraniana siano garantiti secondo il diritto internazionale, in particolare la Convenzione di Ginevra del 1951 e le convenzioni europee sui diritti umani.
La dichiarazione completa, approvata dall’intero Senato belga, è disponibile sia in lingua olandese (fiammingo) che francese (vallone):