In Italia domenica è la Festa della Mamma, in Iran le donne continuano a essere oppresse e anche giustiziate, se protestano. “Stop alle esecuzioni in Iran! Sostegno alla resistenza delle donne iraniane per la Libertà” è stata dunque la consegna di una conferenza stampa che si è tenuta giovedì alla Camera dei Deputati, per ricordare e sostenere le madri dei martiri e dei prigionieri politici in Iran.
Giusto mercoledì la Camera dei Comuni canadese aveva votato all’unanimità per la designazione dei Pasdaran come organizzazione terrorista. A Roma la maggioranza della Camera ha dato il suo sostegno al Programma in 10 punti per il futuro dell’Iran della Resistenza Iraniana e a un appello dal titolo “Sostenere la libertà e la resistenza in Iran per la pace e la sicurezza nel mondo”, (twitter.com/GiulioTerzi), che annovera tra i firmatari quattro Vicepresidenti della Camera, 12 Presidenti di Commissioni parlamentari, sei Capigruppo parlamentari e tre ex Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri. Rivolto a tutti i governi, il documento chiede che sostengano il programma in 10 punti della signora Maryam Rajavi, riconoscano il diritto dei Nuclei di resistenza a opporsi al Corpo dei Pasdaran, assicurino alla giustizia i responsabili del massacro del 1988 e designino il Corpo dei Pasdaran come organizzazione terroristica.
Con moderatrice l’on. Naike Gruppioni di Italia Viva, ne hanno parlato il sen. Giulio Terzi di Sant’Agata, Presidente della 4ª Commissione Permanente del Senato politiche dell’Ue; la sen. Cinzia Pellegrino, Capogruppo FdI per la Commissione Diritti Umani del Senato; l’on. Emanuele Pozzolo; l’on. Elisabetta Zamparutti Tesoriere di “Nessuno Tocchi Caino” (facebook.com); Antonio Stango, Presidente della Federazione Italiana Diritti Umani. La signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio nazionale della resistenza iraniana per il periodo di transizione, vi ha tenuto un discorso video in diretta. “Spero che il governo italiano adotti le indicazioni contenute in questo appello per guidare una nuova politica dell’Ue nei confronti dell’Iran, che includa l’inserimento dei Pasdaran nella lista delle organizzazioni terroristiche”, ha detto. “In contrapposizione con la politica di accondiscendenza, l’appello firmato dalla maggioranza della Camera dei Deputati richiama l’attenzione della comunità internazionale su una delle più gravi minacce alla pace e alla sicurezza mondiali e fornisce una soluzione globale a essa.”
L’appello affronta diversi punti, tra cui: la brutale repressione della pacifica rivolta del popolo iraniano nel settembre 2022 e la privazione del popolo iraniano di ogni diritto, politico e civile; il ruolo del regime iraniano come forza trainante della guerra e degli attacchi in Medio Oriente ai danni della navigazione marittima e del libero scambio nel Mar Rosso; il ruolo di leader del bellicismo ricoperto del governo dei mullah, con particolare riferimento al Corpo dei Pasdaran e ai gruppi finanziati dal regime come agenti di diffusione del terrore e di ostacolo alla pace e alla sicurezza nella regione e nel mondo.
L’appello condanna la grave violazione dei diritti umani in Iran, in particolare la repressione delle donne, e chiede che i responsabili del massacro del 1988 siano assicurati alla giustizia per crimini contro l’umanità ancora in corso.
La dichiarazione sostiene il diritto del popolo iraniano a godere di un sistema democratico e invita tutti i governi a sostenere il Programma in dieci punti della signora Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, per una repubblica democratica basata sulla separazione tra religione e Stato e la parità di genere.
L’appello condanna fermamente le azioni del regime iraniano contro i dissidenti iraniani residenti ad Ashraf-3, in Albania, e sottolinea i loro diritti nel quadro della Convenzione di Ginevra del 1951 e della Convenzione europea sui diritti umani.
L’appello sottolinea che “il regime iraniano ha bloccato qualsiasi via per lo svolgimento di attività politiche mirate al cambiamento, e il mondo libero deve quindi riconoscere il diritto del popolo iraniano alla rivolta e il diritto delle Unità di resistenza ad affrontare il Corpo dei Pasdaran”.
La dichiarazione condanna il ruolo distruttivo del regime iraniano in Medio Oriente e la sua politica bellicista e chiede l’inserimento del Corpo dei Pasdaran nella lista delle organizzazioni terroristiche e l’attuazione di sanzioni petrolifere contro il regime.
La sig.ra Maryam Rajavi, ha dichiarato nel suo intervento: “il fatto che la maggioranza dei Deputati della Camera indichi nel regime teocratico, nei suoi Pasdaran e nei gruppi armati da esso finanziati il principale ostacolo alla pace regionale e mondiale, invocando il riconoscimento del diritto degli iraniani e dei Nuclei di resistenza ad affrontare le forze repressive dei mullah, è indice di una corretta analisi dell’attuale crisi internazionale.” “Spero che il governo italiano adotti le indicazioni contenute in questo appello per guidare una nuova politica dell’UE nei confronti dell’Iran, che includa l’inserimento dei Pasdaran nella lista delle organizzazioni terroristiche.”
“In contrapposizione con la politica di accondiscendenza, l’appello firmato dalla maggioranza della Camera dei Deputati richiama l’attenzione della comunità internazionale su una delle più gravi minacce alla pace e alla sicurezza mondiali e fornisce una soluzione globale a essa.”