In occasione del Vertice Mondiale Free Iran 2024 tenutosi il 29 giugno 2024 presso la sede del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI) a Parigi, il Senatore italiano Giulio Terzi, già Ministro degli Esteri italiano e attuale Presidente della Commissione Permanente per gli Affari dell’UE del Senato italiano, ha inviato un videomessaggio al vertice. Il Senatore Terzi ha confermato il suo incrollabile sostegno al “Piano in Dieci Punti per il futuro dell’Iran” guidato dalla Presidente eletta del NCRI, Maryam Rajavi.
Gentile Presidente Maryam Rajavi,
Cari amici della Resistenza Iraniana guidata dalla Presidente eletta Signora Maryam Rajavi,
Ho voluto essere con voi oggi per esprimere ancora una volta il mio incrollabile sostegno al “Piano in Dieci Punti per il futuro dell’Iran”.
Il popolo iraniano merita istituzioni democratiche guidate da grandi figure politiche e morali – come la Signora Rajavi – che non abbiano nulla a che fare con questo regime teocratico e dittatoriale, né con alcuna passata esperienza iraniana di dittatura, repressione, tortura e omicidio.
Desidero anche esprimere la mia più profonda ammirazione per tutti i Mojahedin del Popolo Iraniano e i loro sostenitori che rischiano la vita per la libertà.
In particolare, desidero rendere il mio più caloroso omaggio a un amico straordinario di noi tutti: l’On. Alejo Vidal Quadras, ex Vicepresidente del Parlamento Europeo e fondatore del comitato internazionale “In Cerca di Giustizia”.
Una personalità europea davvero eccezionale che ha messo a rischio la sua vita con lo stesso grande coraggio, dedizione e impegno di molti combattenti per la libertà Mojahedin, come hanno fatto per anni e continuano a fare.
Voglio sottolineare l’importanza di sostenere iniziative in tutte le sedi internazionali pertinenti: condivido pienamente e sostengo la posizione adottata dal Parlamento Europeo il 24 aprile scorso, che esorta le istituzioni dell’UE “ad aggiungere il IRGC all’elenco dell’UE delle organizzazioni terroristiche e sottolinea che questa decisione è ormai indilazionabile; evidenzia il fatto che ci sono state decine di assassini e tentativi da parte dell’IRGC sul suolo europeo negli ultimi anni”, e che chiede “misure per prevenire qualsiasi molestia o intimidazione della diaspora iraniana nell’UE”.
Altri parlamenti hanno adottato significative misure per non solo contenere, ma anche per smantellare le attività dannose di terrorismo e aggressione contro il popolo iraniano e contro altre nazioni, condotte dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
Il pilastro più importante per lo Stato iraniano non è solo il suo apparato militare, ma anche le sue ramificazioni politiche, finanziarie, militari e tecnologiche che soffocano la società iraniana e la stabilità e prosperità regionale.
La continua escalation degli attacchi di Hezbollah rende ancora più urgente l’adozione di sanzioni per contrastare efficacemente le attività dell’IRGC. Tutti i procuratori iraniani devono essere fermati: Hezbollah, Kataib Hezbollah, Houthi, Hamas, Jihad Islamica Palestinese.
Non devono più essere strumenti di intimidazione e non devono più agire con impunità contro i popoli del Medio Oriente e contro le democrazie occidentali.
Purtroppo, l’Iran sembra godere di una sorta di immunità anche grazie alla “diplomazia degli ostaggi” che il regime iraniano usa ampiamente per ricattare i Paesi e i cittadini occidentali.
La comunità internazionale non ha imparato molto dallo “scambio di prigionieri” tra un cittadino belga e il terrorista-diplomatico Assadollah Assadi, che è tornato a casa come un eroe nazionale nonostante sia stato condannato nel 2018 da un tribunale di Anversa.
Ciò che è accaduto nelle ultime settimane con due scambi di prigionieri in Francia e soprattutto in Svezia è stato un altro colpo alla giustizia. La ben consolidata strategia iraniana di rapimento di ostaggi occidentali deve essere affrontata con decisione, non con appeasement.
Non smetteremo di esortare l’UE e ciascuno Stato membro ad includere l’IRGC, nella sua interezza, nell’elenco dell’UE delle persone, gruppi ed entità coinvolti in atti terroristici e soggetti a misure restrittive.
Le istituzioni europee e le autorità nazionali devono anche rafforzare le misure per prevenire e contrastare le attività terroristiche iraniane realizzate attraverso procuratori e agenti criminali iraniani. Lo Stato terrorista dell’Iran è non solo coinvolto, ma è anche il principale protagonista in sanguinose e violente guerre di aggressione in Europa e in Medio Oriente.
Questa enorme tragedia deve finire! Ciò può accadere solo se l’Iran, come ogni altro aggressore e i suoi associati, viene sconfitto. Lo Stato terrorista dell’Iran, governato dai mullah, deve essere rimosso. La loro fine sarà una vittoria per il popolo iraniano, amante della pace, che condivide l’impegno delle nazioni democratiche che combattono contro l’aggressore.