La Conferenza di Berlino chiede un’azione internazionale contro le violazioni dei diritti umani in Iran

Una conferenza importante tenutasi a Berlino ha riunito politici, esperti legali e difensori dei diritti umani per affrontare le crescenti violazioni dei diritti umani e le esecuzioni di massa che si verificano in Iran. Organizzato dalla Sezione tedesca delle comunità iraniane in esilio in Europa e dal Comitato di solidarietà tedesco per un Iran libero (DSFI), l’evento ha richiesto un’azione internazionale contro il regime iraniano, evidenziando la sua lunga esperienza di repressione.

Relatori chiave, tra cui membri del Bundestag tedesco, ex ministri ed esperti legali, hanno chiesto alla comunità internazionale di ritenere il regime iraniano responsabile di sistematiche violazioni dei diritti umani. La conferenza ha anche sottolineato la necessità di sostenere l’opposizione iraniana nella loro lotta per la libertà e la democrazia.

La conferenza ha sollevato preoccupazioni urgenti per il continuo aumento delle esecuzioni, in particolare sotto il nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. I rapporti hanno indicato che almeno 191 prigionieri, tra cui donne e prigionieri politici, sono stati giustiziati dal suo insediamento. Secondo i dati di Amnesty International, il 74% di tutte le esecuzioni registrate a livello mondiale nel 2023 sono avvenute in Iran, una tendenza che è peggiorata con il nuovo governo.

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